Una visione per la Chiesa

sanit-pierrePossono essere usati numerosi termini per descrivere che cos’è il Sistema delle Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione (SCPE). Potremmo usare parole quali: movimento, metodo, pedagogia, approccio. Ma la parola che sembra più adatta è «VISIONE». Infatti, il SCPE offrono una «VISIONE» per rinnovare la Chiesa e le parrocchie con una nuova evangelizzazione. Si tratta di una VISIONE di futuro che si radica nell’esperienza biblica delle prime comunità cristiane. Questo progetto pastorale offre una visione globale, strutturata e organica, che permette una evangelizzazione feconda per il rinnovamento delle comunità ecclesiali, nello spirito del Concilio Vaticano II. E’ una grazia di Dio per aiutare la Chiesa di oggi a vivere ciò che Giovanni Paolo II ha chiamato la « nuova evangelizzazione». Lo sguardo teologico che poniamo su questa esperienza si presenta in maniera schematica poiché parleremo molto sinteticamente delle tre sfide del Sistema delle Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione e dei tre livelli di integrazione.

 

LE TRE SFIDE
La visione profetica del SCPE rende necessario, da parte del pastore e dei laici impegnati in questo approccio evangelizzatore, il coraggio di sviluppare un «nuovo stile di vita pastorale» (PDV §-18).

Prima sfida: l’évangelizzazione relazionale dell’oïkos.
«Evangelizzare nelle relazioni già esistenti» rappresenta una grossa sfida per tutti coloro che sono vissuti in un contesto di cristianesimo e di società individualista. Il Manuale di Formazione del SCPE presenta una pedagogia che tiene conto del carattere «interpersonale» e «relazionale» della testimonianza di fede.

Seconda sfida: il riconoscimento ecclesiale della cellula.
Gesù Cristo afferma: «Perché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18,20). L’esperienza di cellula, che consiste nel riunirsi in nome di Gesù per vivere il dinamismo dell’evangelizzazione secondo il suo esempio, dovrebbe essere considerata come un’esperienza totalmente ecclesiale dal punto di vista teologico. Ciò era del tutto naturale presso i primi cristiani, ma oggi non è poi così evidente dal punto di vista pastorale.

Terza sfida: la formazione dei leaders in una prospettiva di moltiplicazione
Il leader è il cuore della cellula. Egli incarna in sé la visione della cellula in crescita chiamata a moltiplicarsi. La fecondità del SCPE dipende dalla capacità di formare leaders in grado di moltiplicare. L’affermazione di Paolo, in 2Tm 2,2, costituisce un riferimento essenziale per presentare una visione di moltiplicazione. L’apostolo scrive al figlio spirituale Timoteo: “Le cose che hai udito da me davanti a molti testimoni, trasmettile a persone fidate , le quali a loro volta siano in grado di insegnare agli altri”.

 

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